Edificata su un'antica costruzione romana intorno all'857, deve a successive trasformazioni l’aspetto più schiettamente romanico odierno. Ha facciata a capanna, tipica del romanico, animata da archetti pensili e due grandi occhi.
Facciata romanica con sovrapposizione marmorea del Clemente, XVI sec.
Verso la fine del XVI secolo lo stile della cattedrale viene adeguato ai canoni architettonici dell'epoca.
Prospero Sogari, detto il Clemente, è lo scultore che ne cura l'esecuzione rimasta però incompleta (1577). Opere sue sono le statue raffiguranti Adamo ed Eva poste sul portale centrale, mentre ai lati, tra fasce di marmi che ricoprono le superfici mediane della facciata entro le nicchie, vi sono i Santi Crisanto e Daria e i Santi Venerio e Gioconda, compiuti dal Clemente e dalla sua bottega tra il 1572 e 1580.
Primo piano del rivestimento marmoreo di Clemente, XVI sec.
Prospero Sogari (detto il Clemente), Statua di Adamo, 1552-57
Nella torre originale che svetta sulla facciata, domina la statua della Madonna col Bambino con i coniugi Fiordibelli (benefattori), capolavoro di arte orafa eseguito Bartolomeo Spani (orafo, scultore, architetto vissuto tra il '400 e la prima metà del '500) .
Il complesso del Duomo visto dalla cima della torre della Bailica di San Prospero
Bartolomeo Spani, Madonna in trono con il Bambino e i coniugi Fiordibelli, 1522-23
La facciata era ornata di affreschi della fine del secolo XIII ora conservati presso la Biblioteca capitolare.
L’interno della Cattedrale è a pianta basilicale con tre navate. Di particolare interesse è la cripta la cui costruzione risale al XII o XIII secolo, L'architettura del luogo è con volte a crociera, sostenute da 42 colonne con capitelli frammentari, per lo più quattrocenteschi (due recano la data del 1491), ma anche più antichi. La parte più antica è quella con l'altare che contiene l'arca con i corpi dei Santi Martiri Crisanto e Daria. Il restauro generale avvenne nel 1923. Durante i lavori fu trovato un ragguardevole frammento di pavimento romanico (mosaico del III-IV sec., ) che dal piano della cripta conduce attraverso una scaletta, in un vano sotterraneo. Nel mosaico sono riconoscibili figure geometriche e animali tra cui il cervo alla fonte, La cripta è formata da tre cappelle: al centro quella col sepolcro dei martiri Crisanto e Daria, a destra quella dedicata ai caduti in guerra, decorata nel 1923 da A. Govi, sotto questa cappella una scaletta porta alle tombe dei Vescovi, nella parte sinistra, un bassorilievo mostra due Re Magi (XIII sec.), questa lastra fu utilizzata come pietra tombale del Vescovo Enrico Casalorci (1312) che vi è raffigurato sul retro.
Il Duomo conserva anche delle cappelle rivestite di marmi pregiati e finemente scolpiti. Di rilievo il sepolcro di Orazio Malaguzzi (a destra dell'ingresso) eseguito dal Clemente. Singolare il monumento funebre di Valerio Malauzzi (del 1510) opera di Bartolomeo Spani (3° cappella sul lato destro). Imponente il sepolcro Rangoni ( sempre del Clemente) nella cappella di fondo (sul lato destro) a fianco del coro. All’Altare, Assunzione di Maria Vergine con S. Pietro in cattedra e S; Girolamo, capolavoro del Guercino.