E’ uno dei luoghi più suggestivi della città. L’ex convento di San Domenico con i suoi chiostri è rinato grazie ad attenti restauri ed è di nuovo fruibile al pubblico.
L'impianto architettonico dell'antico convento è rimasto intatto con la teoria dei due chiostri monumentali: chiesa, chiostro piccolo a ridosso della chiesa e chiostro grande.
Chiostro centrale del complesso domenicano
All'interno sono ancora in buona parte visibili le antiche strutture dei due chiostri. Nel passaggio fra il primo ed il secondo cortile, due lunette recano tracce di dipinti a fresco seicenteschi; in uno si ravvisa "Cristo e una santa Domenicana", nell'altro "la Madonna e alcune Domenicane”.
Passaggi porticati
Passaggi porticati
Il chiostro maggiore, quello meglio conservato, presenta una serie di archi a tutto sesto, sormontati dal fabbricato conventuale e da un ordine di finestre.
Entrambi i chiostri, fondati nel XII secolo, furono interamente ristrutturati e abbelliti nel ‘400. Poi, inizia per l’intera struttura un lento, ma inesorabile declino. Già nel 1565, i frati avevano ceduto una porzione dell'area su via Samorotto alla Comunità per far costruire case per i soldati. Soppressi i Domenicani di Reggio, nel 1796, gli edifici del monastero furono adibiti a ricovero per le truppe; divennero poi, dopo l’Unità d’Italia, Regio deposito Stalloni fino al 1945, quindi Istituto per l'incremento ippico fino al 1970-80, e conobbe destinazioni varie fino al 1990.
Spazio espositivo
Negli ultimi dieci anni, il Comune si è prodigato per un recupero storico, artistico e funzionale del complesso. Il restauro ha permesso di ripristinare buona parte dell’antica costruzione.
E' ora sede di alcuni Uffici dell'Assessorato alla Cultura del Comune che lo ha adibito a polo culturale polivalente. L’ex convento infatti ospita istituti culturali, seminari, iniziative sociali; accoglie nei suoi spazi anche importanti esposizioni temporanee (ala sud), grazie a una vasta sala ricavata rispettando le planimetrie originali. Al primo piano ha sede l'Istituto Musicale "A. Peri".
Cortile dell'ex monastero sorto a partire dal 1565
Robert Morris, Less Than, 2005, Bronzo, 220 x 125 x 75 cm, Chiostro Piccolo, Chiostri di S. Domenico, Reggio Emilia, Collezione Musei Civici, Reggio Emilia
Less Than di Robert Morris
All’interno del complesso di origine medievale dei Chiostri di San Domenico Less Than di Robert Morris, progettata per il segreto e silenzioso Chiostro piccolo: una scultura in bronzo associata a suoni industriali, emessi ogni giorno all’ora del crepuscolo, che portano lo stridore e i rumori della vita quotidiana nel silenzio di un luogo un tempo adibito al raccoglimento.
Robert Morris, Less Than
Robert Morris, Less Than
Nell’interrogarsi sulle origini del male e sul ruolo dell’arte Robert Morris si esprime tramite un’allegoria: un poderoso corpo acefalo curvo sotto il peso di un’anfora, urna funeraria, ma anche fonte e quindi simbolo della vita, sul fondo della quale è custodita la Speranza.
Sopralluogo dell'autore
Accesso
Chiostri di San Domenico, via Dante Alighieri, 11. L'opera di Morris é visitabile negli orari di apertura degli spazi espositivi.