La piazza è collocata tra l'isolato San Rocco e i Giardini Pubblici e comprende Piazza Martiri del 7 luglio e Piazza della Vittoria. In questo ampio spazio si affacciano ilTeatro Valli, il Teatro Ariosto, il Teatro Cavallerizza, Palazzo Carmi e la Chiesa di San Francesco
La piazza occupa l'area dove sorgeva "la Cittadella", Lo sviluppo storico, urbanistico e architettonico ha trasformato nel tempo il carattere economico e sociale di questo spazio cittadino.
Vi si svolge il mercato nei giorni di martedì e venerdì e durante l'anno viene utilizzato per diverse manifestazioni sia invernali che estive.
L'ampia Piazza Martiri del 7 luglio è dominata dall'imponente mole del Teatro Municipale Romolo Valli.
Veduta aerea del teatro costruito su progetto dell'arch. Cesare Costa e dell'ing. Antonio Tegani, 1852-57
Sulla destra l'edificio in stile antico che ospita la Banca d'Italia, costruito nel 1929 dopo la demolizione dell'antichissima Chiesa di San Giacomo, sulla sinistra la massiccia presenza dell'Isolato San Rocco, costruzione del 1953-54, prodotto esemplare delle idee urbanistiche e dell'ansia di ricostruzione del dopoguerra.
Palazzo della Banca dItalia
Per costruirlo furono infatti demoliti gli antichi portici della Trinità, costruiti nel 1542 e completati nel 1817 da Domenico Marchelli, e la chiesetta di San Rocco che si affacciava sull'omonima via.
Sulla sinistra del Teatro Municipale si trovano i Giardini Pubblici, principale polmone verde del centro storico cittadino, sviluppatisi nella seconda metà dell'Ottocento nell'area dell'Antica Cittadella (in seguito all'abbattimento del Palazzo di Cittadella e della chiesetta di San Nazario).
Veduta del parco
Sull'area dei Giardini Pubblici si affaccia l'Antico Foro Boario (comunemente noto come ex-caserma Zucchi dall'ultima destinazione a caserma militare), ora sede di alcuni corsi dell'Università degli Studi di Reggio Emilia. L'edificio, innalzato nell'area del settecentesco monastero di S. Chiara, è stato costruito fra il 1845 e il 1853 dall'architetto Pietro Marchelli per ospitare il Foro Boario cittadino.
Su Viale Allegri si affaccia pure il secondo Teatro cittadino, il Teatro Ariosto: costruito nel 1740 su progetto di Antonio Cugini e poi ristrutturato nel 1839 da Pietro Marchelli che aprì il portico sul fronte principale, in seguito a un incendio che ne distrusse l'interno subì vari riadattamenti, l'ultimo dei quali nel 1927, ad opera dell'arch. Guido Tirelli (nell'occasione il pittore Anselmo Govi dipinse la cupola e il sipario).
Veduta della platea
Anselmo Govi, Cupola raffigurante alcuni episodi dell'Orlando Furioso, 1927
Su Corso Cairoli si affaccia il bizzarro palazzotto in forme gotiche-rinascimentali che ospita la Galleria Parmeggiani, fatto costruire da Luigi Parmeggiani nel 1934, caratterizzato dalla singolare guglia dorata che si staglia nel panorama cittadino.
Lo stile eclettico della Galleria Parmeggiani. Opera dell'ing. Ascanio Ferrari, inizio del XX sec
Tornando sull'ampia Piazza della Vittoria, notiamo l'imponente Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale, opera del parmigiano Alberto Bazzoni (1927), mentre sul lato opposto al Teatro Ariosto, sulla sinistra del Teatro Municipale, l'antimonumentale Monumento alla Resistenza opera del milanese Romeo Brioschi (1958).
Chiude la piazza verso oriente il Palazzo dei Musei Civici, già Palazzo dell'Imperatore, trasformato poi in convento della contigua chiesa di San Francesco.
Chiesa di San Francesco